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Le ricette più antiche al mondo

5 Dicembre 2016
Contenuti

Giovanni Fancello è esperto di storia della gastronomia sarda e autore di numerose pubblicazioni sul tema, come il volume “Sabores de Mejlogu”, Sardegna a tavola, Le spezie e tanti altri.
Oltre a collaborare con le più importanti testate gastronomiche sarde e ad aver vinto il “Premio Marietta” di Pellegrino Artusi, ha anche scritto per il magazine Taccuinistorici.it un interessantissimo articolo sulle 7 ricette più antiche al mondo di origini babilonesi.
Si tratta di 7 ricette della tradizione culinaria sarda, risalenti al 1700 – 1600 a.C., i cui sapori sono ormai persi e che, grazie allo studio e al lavoro di ricerca dello studioso, sono tornati alla luce:

  • Focacce
  • Pasticcio di anatra
  • Sanguinaccio
  • Zuppa di piccioni
  • Zuppa di cuscuta (preparato con carne salata e spezie)
  • Zuppa di agnello
  • Brodo di carne

Il piatto più antico al mondo? Viene dalla tradizione cilena

Risale a 6 mila anni fa il piatto più antico della storia e appartiene alla tradizione cilena.
Si chiama curanto ed esisteva 6000 anni fa. Si cucinava solo due volte l’anno, in estate e in inverno.

A descrivere questo piatto tradizionale è la chef cilena Lorna Muñoz, che lo ha preparato anche in occasione dell’apertura dell’Expo di Milano nel padiglione dedicato alla cultura del Cile.

Il curanto è un piatto a base di conchiglie di mare, che vengono raccolte in due determinati periodi dell’anno, quando il mare si ritira e permette la raccolta dei molluschi.
Oltre alle conchiglie, il curanto vede come ingredienti: le mele da cui si ricava il sidro e le alghe commestibili di due specie: luche e cochayuyo. A questi si aggiungono anche le patate.

La preparazione del curanto

Una volta raccolti i molluschi, questi vengono infilati a collana di perle e poi affumicati sopra un braciere.
La ricetta originale ha visto diverse rivisitazioni e modifiche nel tempo, con l’utilizzo di diversi ingredienti, quali pesce, ritagli di carne, chorizo, patate e verdure.

Il tutto, poi, veniva cotto all’interno di una buca nel terreno, riempita di pietre bollenti.
La buca era poi coperta di foglie di nalca e alghe. Questo antico procedimento è stato oggi sostituito da una comoda pentola a pressione e il curanto viene anche servito con una più moderna piadina preparata con le patate, chiamata milcaos.

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