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La parola agli chef: la filosofia di Davide Oldani in 10 frasi

10 Marzo 2016
oldani
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È il pioniere di un nuovo modo di intendere la cucina, una visione più ampia che comprende anche quello che precede e che segue il momento della cottura e della consumazione. Davide Oldani sa parlare e interessare anche platee con interessi e passioni lontane dalla gastronomia. Strategia economica, gestione del personale, progettazione del menu e motivazioni etiche: questi sono gli argomenti di cui si può sentir parlare durante un’intervista o una lezione tenuta dallo chef milanese. Tutti argomenti che ruotano sempre intorno al tema dominante, sempre presente nel suo lavoro, ovvero la spinta ideologica a rendere accessibile anche al grande pubblico l’alta cucina internazionale.

E questa sua visione ampia e articolata, applicata e sperimentata nella pratica quotidiana del suo ristorante, il D’O, è il motivo per cui Davide Oldani viene ormai considerato unanimemente più che uno chef, un vero e proprio guru.

“La buona cucina non fa sprechi”.

“Non pensare al guadagno: prima lavori, e poi se sei bravo arriveranno i soldi”.

“Si può vivere senza estetica, ma non si può vivere senza etica”.

“Lavorare con etica vuol dire anche pagare velocemente i produttori selezionati con cui si lavora”.

“Qualità significa anche qualità del posto di lavoro. In undici anni di attività solo tre persone sono andate via dal mio ristorante, assunti in luoghi di lavoro prestigiosi”.

“La grande industria non potrà mai fare a meno della creatività di noi piccoli artigiani”.

“La tradizione prima e l’innovazione dopo. Anzi, no, meglio che vadano in parallelo”.

“La cucina è come la vita: tutto è utile, nulla è indispensabile. Non rimanere agganciato a un ingrediente, usa quello che la stagione e il territorio ti offre”.

“La natura in ogni momento sa darci tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno”.

“Nella vita bisogna sempre avere una passione di riserva”.

Fonti:

Vanityfair.it

Elle.it/Cucina

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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