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Il vino? Una questione per under 50

4 Marzo 2020
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Si beve di più, si beve meglio. L’assioma è uno dei più banali ma anche dei più veri. Gli esperti di wine marketing sanno bene che il vino è un trend in crescita che non conosce crisi. E a degustarlo con una certa frequenza sono proprio gli under 50, che frequentano gli eventi dedicati, le degustazioni di verticali e orizzontali e si fregiano dell’appellativo di wine lovers e viaggiano con destinazione i luoghi del vino.

Dalle cene sempre più ricercate o stellate agli aperitivi più cool nelle città del cibo, il vino rappresenta uno stile di vita edonistico e votato alla bellezza, all’esclusività, soprattutto alla cultura di un territorio.

In Italia come negli Stati Uniti sono i giovani di età compresa tra 18 e 35 anni la generazione su cui puntare per assicurare un futuro a questo comparto chiave per l’economia italiana.
Più dell’80% dei giovani italiani consuma vino in almeno un’occasione all’anno e più del 30% beve vino quasi tutti giorni o più volte a settimana.

Enoteche, wine bar e locali dedicati al vino sono in aumento e le enoteche si riempiono di bottiglie dal packaging sempre più accattivante, mentre aumenta anche il consumo di prodotti accessori legati al vino, una sorta di status symbol per intenditori o appassionati. Tra corsi di degustazione e libri, gli enoappassionati dettano le regole di una tendenza del marketing sempre più in ascesa.
Le cantine intensificano la loro attività comunicativa cercando di fare la differenza in un mondo sovraffollato di etichette, terroir, vitigni ed esperienze enogastronomiche.
Aumentano anche i contenuti in rete sul vino, dal momento che i fruitori degli stessi sono avvezzi al linguaggio e alla dinamicità del web.
I blog aziendali sono lo strumento per raccontare al meglio un prodotto emozionale ma si intensifica, in questo settore, un tipo di strategia sempre più esperienziale. Si fa labile il confine tra acquisto di un prodotto del settore food e turismo, lo storytelling sui social e in particolar modo Instagram fa la differenza.

Vuoi approfondire le tematiche sul wine marketing e apprendere le tecniche di comunicazione e promozione del vino? Scopri le prossime date del Master in Marketing del vino di Italian Food Academy.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

💬 Serve aiuto?