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FOODBLOG

Il ritorno della semplicità, il successo delle trattorie old style

20 Gennaio 2016
Le 7 trattorie migliori d'Italia
Contenuti

Cuochi star della Tv, chef pluristellati, cucina molecolare, food experience… va tutto bene, per carità, ma se uno si vuole fare una bella mangiata in compagnia, in tranquillità, senza protagonismi e senza dover accendere un mutuo, dove deve andare?
Se anche Bruno Barbieri di Masterchef dichiara di voler investire le sue preziose energie in un progetto di trattoria Anni 60, vuol proprio dire che la misura è colma e che tutta questa sofisticatezza alimentare ha ormai saturato il pubblico.
Ecco quindi le sette trattorie più apprezzate d’Italia (secondo noi). Posti dove il fighettismo è fuorilegge, dove i piatti parlano da soli, l’ambiente ti mette a tuo agio e il cuoco qualche volta può avere il grembiule macchiato di sugo.

Osteria Bottega

Ambiente familiare in cui il legno domina e le atmosfere ricordano l’Italia degli Anni 70. È Il tempio della cucina tipica emiliana. I piatti forti sono le tagliatelle al ragù tradizionale, le lasagne e la cotoletta alla petroniana. Ma anche i salumi, della migliore tradizione tosco-emiliana, sono indimenticabili. Tappa obbligata a Bologna, certificata anche dai 3 gamberi rossi.
Via S. Caterina, 51 – Bologna – Tel. 051.585111

Da Cesare

Questa trattoria è un’oasi dove il tempo si è fermato. Qui neanche internet è arrivato, del sito web infatti non esiste traccia. Arredo essenziale ma di buon gusto e cucina romana tradizionale. I piatti da non perdere sono gli gnocchi al sugo di coda, i ravioli all’amatriciana e gli immancabili spaghettoni cacio e pepe.  Nella zona ovest di Roma, vicino a villa Pamphili.

Via del Casaletto, 45 – Roma – Tel. 06.536015

Antichi Sapori

Questo è il regno di Pietro Zito, chef che ormai vanta una buona notorietà nazionale. Qui tutto è a chilometri zero, tutte le materie prime provengono dalla zona di Andria, se non dall’orto del ristorante stesso. La cucina è quella della tradizione pugliese di terra: buonissimi i primi, indimenticabili i secondi. Grande cura della qualità degli ingredienti e delle lavorazioni, locale molto piacevole e spontaneo, accoglienza gentile ed affabile, semplicità e genuinità le due parole d’ordine.

Piazza Sant’Isidoro, 10 –  Montegrosso, Andria (BT) – Tel. 0883.569529

Umberto

Alla voce “trattoria” del dizionario Treccani dovrebbe figurare una foto di questo locale. Gli  ambienti, l’arredamento, l’atmosfera che si respira  sono pura genuinità. Forse perché qui non hanno bisogno di recitare la parte, avendo aperto i battenti durante la prima guerra mondiale; nel 1916 per la precisione. I piatti forti sono: la mini pizza per antipasto, le polpette, la parmigiana di melanzane, i ravioli con pomodorini e provolone e gateau di patate. Primi piatti tutti con pasta rigorosamente di Gragnano e già questo è sufficiente per far sciogliere anche i cuori più aridi.

Via Alabardieri 30/31 – Napoli – Tel. 081. 418555

Salotto culinario

La tradizione della cucina tipica romana e laziale, rivisitata in modo ironico e ambientata in un contesto surreale (la trattoria è al piano terra di una palazzina a forma di castello, già sede di un mobilificio). Prodotti a chilometri zero, dalla campagna dei dintorni di Roma, e una gricia da competizione. Ottima accoglienza e porzioni non proprio pantagrueliche, diciamo.
Via Tuscolana, 1199 – Roma – Tel. 06.72633173

Al sentiero

A metà strada tra la trattoria e l’agriturismo c’è il locale di Gabriella Mazziotti, Al Sentiero. Situato nel parco naturale del Cilento, rimane impresso nella mente del visitatore per l’ambiente molto familiare e accogliente e per i piatti semplici ma gustosi, di autentica tradizione contadina. Il pezzo forte sono le olive ammaccate, un’esperienza indimenticabile. Ma anche i ravioli caserecci al pomodoro e la pasta con gli asparagi selvatici. Da sottolineare che tutta la pasta è fatta in casa!

Insomma, ogni volta scegliere dal menu è un’esperienza straziante, che ti obbliga a tornare spesso, per scoprire cosa ti sei perso la volta precedente.
Galdo Cilento – Salerno – Tel.  0974.901617

Pisacco

Vincitore del premio qualità-prezzo del Gambero Rosso è un locale appena un po’ più sofisticato  rispetto agli altri locali della nostra lista. D’altronde siamo a Milano e il gusto del pubblico è decisamente più cosmopolita, diciamo, che nel Meridione.

Trattoria che nasce da un gruppo di persone, professionisti in altri ambiti, che hanno deciso di creare questo luogo spinti da una sana passione per la cucina semplice, genuina e fantasiosa. La qualità culinaria è garantita dallo chef Andrea Berton, l’ispirazione viene dalle tradizioni di tutta Italia, senza una precisa identità lombarda; anche se il piatto forte è un gustosissimo risotto alla milanese con ragù di vitello, un classico intramontabile che lascia sempre bocca e stomaco assai contenti.

Via Solferino 48 – Milano – Tel. 02.91765472

Fonti:

http://www.marcopolo.tv/articoli/migliori-trattorie-italia-dove-mangiare/

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http://cucina.corriere.it/libri/cards/osterie-d-italia-20-nuovi-indirizzi-non-perdere/mangiare-slow-a-prezzi-pop_principale.shtml

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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