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The Araki, il miglior ristorante di sushi fuori dal Giappone

22 Settembre 2016
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Al numero 12 di New Burlington Street a Londra, a qualche centinaio di metri dalla fermata di Piccadilly Circus, c’è un ponte che ogni giorno unisce l’Europa con l’estremo oriente, mettendo a contatto la cultura dell’efficienza razionalista con la tradizione shintoista della ricerca della perfezione di ogni singolo gesto.

Mitsuhiro Araki, già 3 stelle Michelin con il suo ristorante di Tokyo, nel 2014 ha trasferito la sua attività 10.000 km più a ovest, regalando agli europei la possibilità di provare l’emozione dell’autentico sushi nipponico anche senza dover prendere un aereo e fare 10 ore di volo.

The Araki è un locale arredato nel tradizionale stile Edo con solo 10 posti a sedere (più 6 in una saletta riservata) che ovviamente ha prenotazioni per i prossimi 8 mesi. Il pezzo forte dell’arredamento è sicuramente il bancone ottenuto da un cipresso bicentenario, regalato al signor Araki dal famoso musicista Ryuichi Sakamoto.

L’interpretazione che Mr. Araki ha dato al suo nuovo locale è stata molto pragmatica e intelligente: inutile andarsi ad impelagare con le materie prime tipiche giapponesi, e dipendere quindi dai corrieri aerei, correndo seri rischi riguardo la freschezza degli alimenti. Meglio prendere il meglio che i mari e i fiumi del nord Europa possono offrire; alcuni alimenti di alta qualità del vecchio continente, come il caviale e il tartufo di Alba; e integrarli nella tradizione millenaria del sushi. Solo una materia prima è rimasta quella tradizionale nipponica: il riso. Viene infatti usato solo riso della qualità tradizionale nipponica, trattato in loco e servito con tutta la sapienza che solo un autentico sushi master può raggiungere.

Un’interpretazione che ha ottenuto subito un grande successo, non solo di pubblico. A due anni dall’apertura The Araki ha infatti ottenuto già due stelle dalla guida Michelin, facendo di questo locale il migliore ristorante di sushi in Europa.

Tanta eccellenza si avverte anche al momento del conto. Il menu proposto dal ristorante si compone infatti di 11 portate per un costo di 300 sterline, bevande escluse. Fatto il cambio con lo yen stiamo parlando di circa il doppio rispetto ai più blasonati ristoranti di Tokyo.
Eppure le recensioni di The Araki sono entusiastiche, trasmettendo tutta l’emozione che i clienti hanno provato non solo nel gustare un pranzo o una cena dai sapori non confrontabili con qualsiasi altro ristorante in Europa, ma per la rappresentazione che il sushi master mette in scena ad ogni pasto. Dall’altro lato del bancone i piatti vengono preparati con gesti precisi ed eleganti davanti agli occhi degli avventori. Ogni portata viene accompagnata da spiegazioni sull’origine del pesce e sui tagli scelti. Il wasabi preparato direttamente dagli assistenti del maestro con il tradizionale strumento di legno. Insomma quello che si paga non è solo una cena a base di sushi, ma una vera e propria esperienza che fino a ieri era impossibile fare fuori dal paese del sol levante. E questo ovviamente ha i suoi costi, per chi può permetterselo e soprattutto apprezzarlo.

Fonti: Wikipedia.org

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