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Come diventare pasticcere di successo: lezione 1 – conoscere i migliori

27 Settembre 2016
Pasticcere
Contenuti

Gambero Rosso, uno dei riferimenti più qualitativi nel variegato e spesso caotico mondo eno-gastronomico italiano, da qualche anno si occupa anche di pasticceri.
In linea con la tendenza che vuole tutti i professionisti della cucina in auge in programmi Tv e produzioni cinematografiche, anche il pasticcere negli ultimi anni sta assurgendo a figura inaspettatamente cool e carismatica.

Se ripenso a Don Peppino, il proprietario della pasticceria dove mio padre la domenica mattina andava a comprare le paste, che sapeva parlare solo della maggica e delle soubrette viste nei programmi del sabato sera, mi viene da ridere. Ma questo è il bello di vivere in un’epoca in cui la surrealtà ha battuto la realtà tre set a zero.

Comunque, la pubblicazione Pasticceri&Pasticcerie 2016 vuole essere la guida definitiva nel campo della pasticceria del Bel Paese, recensendo e assegnando punteggi e stellette (torte in questo caso) a tutte (o quasi) le pasticcerie italiane. Bisogna dire che i ragazzi del Gambero Rosso sanno il fatto loro e lavorano sempre con una certa serietà. Anche se queste classifiche assolute sono sempre da prendere con le molle, per chi vuole diventare pasticcere è molto utile avere riferimenti e maestri che siano d’ispirazione, e questa guida si rivela molto utile facendo conoscere al grande pubblico i nomi e gli indirizzi dei pasticceri che in questo momento lavorano al livello più alto in Italia.

I primi della classe

Iginio Massari, proprietario della Pasticceria Veneto di Brescia (Via Salvo d’Acquisto 8) è il migliore pasticcere d’Italia.
Tutte le altre pasticcerie che si sono meritate le 3 torte sono (in ordine alfabetico):
Acherer – Brunico/Bruneck (BZ)
Besuschio – Abbiategrasso (MI)
Biasetto – Padova
Caffè Sicilia – Noto (SR)
Cortinovis – Ranica (BG)
Cristalli di Zucchero – Roma
Dalmasso – Avigliana (TO)
Gino Fabbri Pasticcere – Bologna
L’Orchidea – Montesano Sulla Marcellana (SA)
Martesana – Milano
Nuovo Mondo – Prato
Pasquale – Marigliano Ottaviano (NA)
Pasticceria Agricola Cilentana di Pietro Macellaro – Piaggine (SA)
Rinaldini – Rimini

Il premio al Pasticcere emergente 2016 è andato a Giulia Cerboneschi, 25 anni, della pasticceria Dolce Locanda di Verona.

Quindi se volete diventare pasticceri di un certo livello e abitate vicino a qualcuna di queste pasticcerie ora sapete cosa dovete fare: raggiungere il locale e cercare in tutti i modi di farvi prendere a bottega, fosse anche come svuotatori di secchioni dell’immondizia.
Oppure potete frequentare un corso di formazione di qualità e scoprire tutti i segreti dei maestri direttamente dai nostri ultra-qualificati docenti. Per maggiori informazioni andate qui.

Fonti: Gamberorosso.it

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

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CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

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– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

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COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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