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Cibo e sport: quando allo stadio si mangia gourmet

26 Settembre 2017
Contenuti

Che lo sport faccia bene al fisico è risaputo, che il cibo faccia bene all’animo è assodato. Ora immaginate di unire le due cose… Un connubio di felicità!
Accade a Firenze, dove da qualche tempo, allo stadio, è possibile mangiare ottimi piatti gourmet.1
Le partite, dunque, si trasformano nella migliore occasione per provare nuovi abbinamenti, prelibatezze a firma di grandi chef.

Cibo e sport: in campo con il vero gusto italiano!

L’iniziativa è nata grazie all’Associazione JRE, che ha pensato unire il grande calcio con l’olimpo della ristorazione e di proporre ogni domenica un piatto dedicato alla regione della squadra ospite. Insomma, in campo e in cucina, scende in campo l’Italia, con la sua straordinaria varietà di prodotti e tradizioni e il cibo diventa un modo per ritrovarsi, per condividere e scambiarsi opinioni, per gustare la diversità di sapori e profumi.

Raviolini del plin ripieni di pesto su zuppetta di pomodori freschi e cenere di olive taggiasche: è stato questo il piatto sceso in campo in occasione della partita Fiorentina – Sampdoria allo stadio Artemio Franchi. Preparato dallo chef stellato Andrea Sarri del Ristorante Sarri di Imperia, il piatto è stato un omaggio alla tradizione ligure.
L’iniziativa prevede che per tutto l’anno, allo stadio di Firenze, la formazione della ACF Fiorentina sarà affiancata da quella dei 19 chef italiani dell’associazione internazionale di giovani ristoratori, JRE – Jeunes Restauranteurs d’Europe.
Durante ogni partita, nelle aree hospitality dello stadio, questi prepareranno un signature dish per tutti i tifosi.

Il cibo, un messaggio di fair play

Se il cibo è condivisione, cultura dell’accoglienza e scoperta della diversità, l’iniziativa dell’associazione JRE è sicuramente un modo per diffondere messaggi positivi di fair play, di socialità e divertimento. Insomma, l’esperienza gastronomica diventa un modo diverso di vivere lo stadio, soprattutto un modo per coniugare due passioni, quella per lo sport e per il mangiar bene.

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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