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San Valentino, la cenetta romantica e altre sciagure inevitabili

14 Febbraio 2017
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Anche quest’anno arriva San Valentino e immancabili arrivano anche le ricerche di mercato sulle abitudini dei consumatori italiani. L’argomento potrebbe sembrare frivolo e invece è un efficace indicatore delle tendenze sociali ed economiche in atto nel nostro Paese in questo momento storico.

Il primo dato, quello più significativo, è che il 77% degli intervistati del sondaggio di The Fork dichiara che sicuramente festeggerà con il proprio partner con la classica cenetta romantica al ristorante. Una larghissima maggioranza dunque, in aumento di ben 16 punti percentuali rispetto al 2016. Quindi le cose sono tre: o gli italiani sono diventati un po’ più ricchi, o si sono innamorati di più, oppure hanno cominciato a considerare come cenetta romantica anche due McMenu con salsette a parte.

La terza (maliziosa) ipotesi è smentita dal secondo dato significativo: dalla ricerca emerge che per il 60% degli intervistati il budget preventivato è lo stesso dell’anno scorso, ovvero compreso in una forchetta che va dai 25 ai 49 euro a persona. Quindi stiamo parlando di ristoranti veri, con tovaglioli di tessuto, forchette metalliche e bicchieri di vetro.

Come scelgono gli italiani il ristorante perfetto, dove fare colpo sul proprio partner senza rischiare telefonate dal direttore della propria banca? Le due variabili più considerate sono la location suggestiva (53,5%) e il menù dedicato all’occasione (19,5%).
E qui si entra nel puro fenomeno sociologico, capace da solo di generare centinaia di tesi di laurea e decine di dottorati di ricerca in Scienze sociali. Cioè, gli italiani non solo progettano in massa cenette romantiche telecomandate, ma desiderano pure di essere accolti con un mellifuo menu creato ad hoc per la speciale ricorrenza. Poi magari qualcuno si chiede anche perché la penisola italica è da molti secoli la meta più gettonata dai conquistatori stranieri.

Per quanto riguarda invece la figura ormai mitologica dello Chef emerge che il più desiderato di tutti, come anfitrione e padrone di casa della romantica cenetta, è Antonino Cannavacciuolo (17,4% delle preferenze), seguito da Chef Rubio (15,8%) dal cuoco/modello star di Instagram Franco Noriega (15,0%) da Simone Rugiati, e poi da Carlo Cracco e Alessandro Borghese.

Conclusioni e riflessioni

La tendenza della cenetta tète-a-tète non accenna quindi a tramontare, anzi sta diventando un vero e proprio must, che si può evitare solo in due modi: provocando una crisi di governo nella coppia; proporre in luogo della vieta cenetta romantica un altro evento ancora più romantico/sorprendente/originale. Entrambe le opzioni presentano però alcuni seri inconvenienti.
1 – Lasciarsi tatticamente il 10 febbraio per poi tentare di riallacciare i rapporti il 18 può risolversi in un clamoroso autogol, visto che per ogni ragazza anche appena passabile ci sono decine di finti amici/avvoltoi pronti a fare i consolatori e quindi ad approfittarsi della sua sensibilità ferita.
2 – Organizzare una serata più originale e sorprendente significa esporsi a una notevole quantità di stress creativo e realizzativo, con enormi rischi che la cosa possa andare a finire male.
La classica cenetta romantica rimane quindi l’opzione più sicura e meno dispendiosa. Certo, se non cade in una serata di Champions league o di campionato.

Fonte: Ansa.it

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