Breve raccolta dei termini più diffusi nella cucina giapponese, per districarsi tra i tanti piatti di questa millenaria tradizione culinaria e per fare la figura degli intenditori in caso di necessità (leggi: cene galanti e pranzi di lavoro).
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DIZIONARIO ESSENZIALE
Agar-agar (conosciuto in Giappone come Kanten): polisaccaride ricavato da alghe rosse, usato come gelificante naturale
Amiyaki : cucinato su una griglia di metallo
An: conserva dolce di fagioli azuki.
Anmitsu: dessert composto da piccoli cubetti di gelatina bianca traslucida (Agar agar) che vengono mischiati con acqua o succo di frutta e serviti in una ciotola assieme a una marmellata dolce di fagioli azuki
Battera-zushi : sushi di sgombro pressato e modellato in stampo, tipico della zona di Osaka
Cha: thé verde giapponese
Chanko-nabe: frutti di mare e verdure stufate, cibo tradizionale dei lottatori di sumo durante gli allenamenti
Chawan: ciotola di riso
Chawan mushi: crema a base di uova e brodo dashi (brodo leggero di pesce), guarnita con verdure ed altri ingredienti come funghi, pollo, gamberi. Si usa come spuntino o antipasto, viene servito caldo e si mangia con un cucchiaino
Chazuke: piatto ottenuto versando thé verde sul riso avanzato unito a salse
Chikuwa: composto di carne tritata di pesce a forma di tubo vuoto.
Daikon: varietà orientale del ravanello comune, usato soprattutto nella preparazione di insalate o come guarnizione per piatti di sashimi, oppure marinato in aceto
Gari: zenzero affettato in salamoia
Harusame: spaghetti di soia
Ikura: uova di salmone servite avvolte da un sottile foglio di alga
Karashi: specie di senape piccante usata come salsa di accompagnamento in molti piatti della cucina giapponese
Maki: rotolini di riso condito con zucchero e aceto, avvolto in alga nori e ripieno di pesce o verdura. I più apprezzati sono i makis di tonno e quelli di salmone e avocado
Mirin: sake dolce, alcolico a base di riso dal colore trasparente, può avere diverse gradazioni alcoliche, dai 13° fino ai 50°
Miso: pasta di soia fermentata, ne esistono di tre tipi, bianca, rossa e marrone, dalla meno salata alla più salata, usata in moltissimi piatti, per insaporire carni arrosto, ma anche e soprattutto per le zuppe (Ramen)
Nigiri: fette di pesce crudo poggiate su un letto di riso alto 2-3 centimetri
Nori: alghe
Okonomiyaki: piatto agro-dolce che ricorda nella forma il pancake americano. Vi sono diverse varianti di questa pietanza, fra le quali si è distinta quella cucinata nella regione del Kansai, per questo motivo viene anche chiamato “pizza di Osaka”. Realizzato con frutti di mare a cubetti, verdure o carne, grigliati e ricoperti di salsa piccante
Onigiri: polpette di riso di forma triangolare, tenute insieme da un’alga
Ponzu: piccolo limone verde
Ramen: zuppa ottenuta unendo pasta, mezzo uovo bollito, fettine di maiale arrosto o di pesce e altri vari ingredienti
Sake: liquore molto alcolico ottenuto dalla fermentazione del riso, usato da giapponesi in svariate situazioni
Sashimi: piatto che consiste principalmente in pesce o molluschi freschi (più raramente carne) tagliati in fettine sottili. Sono di solito mangiati crudi e serviti solo con una salsa in cui intingerli (per esempio salsa di soia con wasabi o salsa ponzu)
Shiitake: specie di fungo usato tipicamente nella cucina giapponese
Soba: tipo di spaghetti prodotto con farina di grano nero (saraceno)
Somen = tipo di spaghetti molto somigliante a quelli italiani, realizzati con farina di grano
Tempura: piatto a base di verdure e pesce, impastellati separatamente e fritti
Tofu: formaggio ottenuto dalla soia
Udon: tipo di pasta prodotto con farina di grano dall’aspetto largo e spesso
Wasabi: salsa estratta dalla radice di rafano, di colore verde acceso e dal sapore piccante
Yakitori: spiedini di pollo accompagnati da una salsa dolce, termine che si può applicare anche in generale a tutti gli spiedini presenti nella cucina giapponese
Fonti:
Wikipedia.org