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Come diventare critico enogastronomico

8 Marzo 2019
Diventare Critico Enogastronomico
Contenuti

Diventare critico enogastronomico significa non solo avere un palato raffinato e discriminante, in grado di individuare e gustare sapori anche i più impalpabili, ma anche avere ottime doti da comunicatore.

1. Giornalismo, la base di un critico enogastronomico

Avere una formazione nel settore della comunicazione, essere un giornalista o un pubblicista sono i punti di partenza per chi vuole diventare un critico enogastronomico. Per questo è consigliabile impratichirsi nel mestiere, magari scrivendo per il giornale della propria città o per un magazine online, per affinare le doti principali di un giornalista ovvero la scrittura, l’essere sempre sul pezzo, avere capacità di sintesi, riuscire a centrare il tema in poche battute. Meglio se si riesce a scrivere articoli sul cibo, sulle tendenze culinarie, su ciò che accade nel mondo del food a livello internazionale.

2. L’inglese per parlare la lingua del food

In un mondo, quello del food, che si anima oggi di tendenze e di sperimentazioni a livello mondiale, diventare un critico enogastronomico vuol dire anche avere una certa padronanza con la lingua inglese, che è la lingua che non solo contraddistingue cibi, piatti, strumenti e attrezzature, ma anche la lingua che mette in relazione chef, giornalisti, buyer ed esponenti del settore.

3. Diventare critico enogastronomico: allenare il palato

È l’aspetto più interessante e affascinante del mestiere del critico enogastronomico: allenare il palato assaggiando, sperimentando, avventurandosi tra sapori, accostamenti, imparando a riconoscere anche le più sottili sfumature di sapori, condimenti, di vini e piatti.

4. La cultura del mondo della ristorazione

Imparare a conoscere il mondo della ristorazione è un passo importante, anzi fondamentale per imparare a scrivere di food e ad approfondire ogni aspetto del settore.
È importante conoscere come funzionano le cose dietro le quinte, quali sono i ruoli, i protagonisti, gli influencer del mondo della ristorazione per avere chiari meccanismi e funzionamenti e per entrare a far parte di un mondo che ha le sue leggi, le sue regole, i suoi cliché.

5. Un approccio analitico

È importante avere un approccio analitico quando si assaggiano i piatti. E appuntare su un taccuino impressioni, sensazioni, in modo da allenare la capacità critica che parte proprio dalla conoscenza e dall’esperienza gastronomica.
Per fare questo è importante abbandonare pregiudizi, farsi carta bianca di fronte all’incontro di nuovi sapori e non essere legati alle proprie convinzioni: fare il critico enogastronomico vuol dire certamente attingere al proprio vissuto, alla propria formazione e al proprio essere, ma senza mai dimenticare di cercare di essere super partes e di avere un atteggiamento libero e critico.

6. Le letture sul food

Farsi una cultura sul cibo grazie a letture dedicate: insomma il cibo deve diventare non solo nutrimento da gustare con le papille gustative ma anche nutrimento per l’anima.
Ricettari, manuali, libri, volumi devono essere un investimento per essere sempre aggiornati e stimolati da questo affascinante mondo che è la cucina.
A tal proposito, invitiamo a leggere i nostri consigli sui 5 libri da leggere per chi vuole diventare critico gastronomico.

7. Un corso di formazione

Visitare cantine, studiare, leggere, andare al mercato, frequentare i migliori ristoranti, appassionarsi di vino non bastano per diventare un critico enogastronomico. È importante conoscere le tecniche, attraverso un buon corso di formazione come il master in critica enogastronomica  di Italian Food Academy, che insegna a sviluppare le capacità e le potenzialità di critica fornendo tutte le conoscenze che la professione richiede.

Scopri anche il master per Food and Beverage di Italian Food Academy.

Il master di Italian Food Academy.

Il master di Italian Food Academy insegna ai partecipanti come diventare critici enogastronomici, fornendo loro gli strumenti e l’approccio per svolgere al meglio la professione di giornalisti del settore.

Grazie ai suoi docenti di spicco e ad un programma completo, gli allievi potranno mettersi in gioco e toccare con mano tutti gli argomenti:

  • TECNICA E PRATICA GIORNALISTICA
  • REDIGERE UN COMUNICATO STAMPA
  • LEGISLAZIONE SUL DIRITTO DI AUTORE
  • FOOD & WINE WEB MARKETING
  • STORIA E CULTURA DELLA GASTRONOMIA
  • PRINCIPI DI DEGUSTAZIONE
  • CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN RISTORANTE
  • EDITORIA ENOGASTRONOMICA
  • CENNI DI FOOD PHOTOGRAPHY

Il master si svolge attraverso diverse fasi:

  1. lezioni propedeutiche con studio su testi forniti dall’ente di formazione e lezioni su piattaforma online (nutrizionismo, storia della gastronomia, comunicazione e mass media, approccio alla scrittura giornalistica)
  2. corso online di 20 ore finalizzato al rilascio del Certificato HACCP di terzo livello
  3. lezioni frontali in aula, in formula full immersion, per un totale di 72 ore, nella sede di Milano
  4. stage sul territorio nazionale, che prevede la redazione di 12 articoli per una testata giornalistica

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri master e corsi?

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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