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Il ristorante stellato più economico al mondo

19 Gennaio 2017
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Un dollaro e mezzo per una stella. Questa potrebbe essere un’ottima sintesi dell’esperienza che si può fare presso la bancarella dello chef Chan Hon Meng, a Singapore.
Il suo ristorante di strada, chiamato senza troppi fronzoli “Hong Kong Soya Sauce Chicken Rice and Noodle”, si è meritato infatti una stella della prestigiosa guida Michelin, mettendosi allo stesso livello di ristoranti assai più altolocati e altocostosi.

La bancarella del signor Meng si trova nel centro Hawker al Chinatown Complex di Smith Street. Qui non si accettano prenotazioni, il pasto si ordina al bancone e in media costa l’equivalente di un dollaro e mezzo. Il luogo è già diventato meta di pellegrinaggio, sia per i turisti che per i residenti di Singapore. Al dollaro e mezzo bisogna aggiungere quindi il tempo necessario per fare la fila ed arrivare ad ordinare, che attualmente è di circa 3 ore.

Esattamente quello che è già successo a Jiro Ono e al suo ristorante sushi Sukiyabashi Jiro, che è situato in una stazione della metropolitana di Tokyo e ha solo 10 posti a sedere. Per fortuna dei gestori della metropolitana in questo caso c’è un filtro all’ingresso che non è tanto di natura fisica, quanto economica: i 294 dollari per 20 pezzi di sushi hanno infatti contribuito a tenere le file sotto controllo.

Il signor Meng, che ha 51 anni e lavora 17 ore al giorno, si fa un vanto di riuscire a servire i propri clienti a praticamente qualsiasi ora, e ha dichiarato che dopo questo illustre riconoscimento non alzerà i prezzi; anzi, il suo sforzo sarà sempre quello di fornire ai suoi clienti la qualità più alta al prezzo migliore possibile.

Imprenditori della ristorazione: lasciatevi ispirare

Sentiamo prepotente il bisogno di avere anche in Italia più imprenditori della ristorazione come il signor Meng. Qui da noi di buona tavola se ne trova tanta, ma di onestà morale e intellettuale molta molta di meno, e spesso basta anche solo una comparsata in un programma di una Tv regionale per avere la scusa di ritoccare all’insù i prezzi delle portate. Perché si sa, di questi tempi la fama del cuoco è sempre più importante della fame della gente.

Fonte: Nypost.com

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L’eccellenza da oggi conviene di più

Grazie al Bonus Chef puoi ottenere un credito fino ad un massimo di 6.000 euro per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per la tua formazione professionale.  

Dal 27 febbraio 2023 sarà possibile presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il Bonus Chef.

CHE COS’É?

Il Bonus Chef 2023 consiste in un credito d’imposta del 40% (fino ad un massimo di 6.000 euro) riconosciuto sulle spese legate al settore della ristorazione a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.

PER OTTENERE IL BONUS:

– bisogna aver sostenuto, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, una o più delle spese ritenute ammissibili al beneficio

– si deve essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

– i soggetti richiedenti devono essere nel pieno godimento dei diritti civili.

LE SPESE AMMISSIBILI:

– Acquisto di beni strumentali durevoli (macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione)

– Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

COME FUNZIONA IL BONUS CHEF 2023

Il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24, che andrà presentato all’Agenzia delle Entrate. Il credito è esente da IRPEF e IRAP. 

È possibile, inoltre, la cessione del credito con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. 

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